Whistleblower

L’articolo 1, comma 51, della L. n. 190/2012 (che ha aggiunto l’art. 54-bis al D.lgs. n. 165/2001), ha l’obiettivo di tutelare il dipendente pubblico che segnala illeciti.
Sulla questione è intervenuto anche il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 e relativa legge di conversione (n. 114/2014), prevedendo – all’art. 5, comma 2, lettera a) – che l’ANAC riceva notizie e segnalazioni di illeciti, anche nelle forme di cui all’art. 54- – 29 – bis del D.lgs. n. 165/2001, nonchè la stessa ANAC  con la pubblicazione della determinazione n. 6 del 28 aprile 2015, recante «Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (whistleblower)», a cui si fa esplicito richiamo e riferimento.

La segnalazione che riguarda comportamenti, rischi, reati o irregolarità a danno dell’interesse pubblico, ha come funzione primaria quella di prevenire l’evento corruttivo.
Per incentivare i dipendenti ed evitare che essi possano subire una discriminazione per il fatto di aver effettuato una segnalazione di illecito, oltre alle segnalazioni aperte, sono ammesse segnalazioni riservate.

 

A tal fine l’Aato3 Marche indica di seguito, la possibilità di segnalare l’illecito direttamente all’ANAC , oppure al Responsabile per la prevenzione della corruzione e trasparenza dell’Ente.

 

1. L’attività di vigilanza anticorruzione dell’Autorità si svolge ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla legge n. 190/2012, in un’ottica di prevenzione e non di repressione di singoli illeciti. L’Anac, nella pagina di accesso al servizio, pubblica le indicazioni e le modalità operative. Le segnalazioni inviate tramite il link dell’Anac saranno effettuate solo ed esclusivamente all’Autorità Anticorruzione, la quale, qualora ritenga la segnalazione fondata, in un’ottica di prevenzione della corruzione, può: – avviare un’interlocuzione con il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’Amministrazione oggetto di segnalazione; – disporre l’invio della segnalazione alle istituzioni competenti, quali ad esempio l’Ispettorato per la Funzione Pubblica, la Corte dei conti, l’Autorità giudiziaria, la Guardia di Finanza.

Per segnalare l’illecito direttamente all’ANAC clicca sul link che segue:

https://servizi.anticorruzione.it/segnalazioni/#/

 

2. La segnalazione dell’illecito inoltre può essere indirizzata direttamente al Responsabile per la prevenzione della corruzione e trasparenza dell’AAto 3, Dott. Alessandro Valentini, compilando il Modello Segnalazione Whistleblower ed inviandolo all’indirizzo mail resp.anticorruzione@ato3marche.it  oppure a mezzo del servizio postale o tramite posta interna al seguente indirizzo, che dovrà essere riportato sulla bustaApertura Riservata Al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell’Assemblea di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro -Macerata, Via D. Annibali n. 31/L – 62100 Macerata.

 

L’identità del segnalante non può essere rivelata. Il segnalante non può essere “sanzionato, de-mansionato, licenziato, trasferito, o sottoposto ad altra misura organizzativa avente effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro determinata dalla segnalazione”: l’eventuale adozione di “misure ritenute ritorsive” nei confronti del segnalante “è comunicata in ogni caso all’ANAC dall’interessato”.

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